ARTELIBRO - FESTIVAL DEL LIBRO D'ARTE 2013
Musica per gli occhi. Collezionismo all'opera.
Bologna, 19 - 22 settembre 2013Biblioteca del Conservatorio di Musica "Giovan Battista Martini",
Piazza Rossini, 2
Giovedì - Domenica, ore 10.00 - 15.00
Mostra a cura di Raffaele Deluca e Akané Ogawa.
Promossa dal Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, in collaborazione con il Centro Studi di Musica Sacra “Tomo Quarto”.
IL CONSERVATORIO DI BOLOGNA E LA MUSICA SACRA ATTRAVERSO I SUOI MUSICISTI
Si è tenuta dal 19 al 22 settembre 2013 a Bologna, presso il Conservatorio di Musica, la Mostra Il Conservatorio di Bologna e la Musica Sacra attraverso i suoi musicisti. L’esposizione, inserita nell’ampio contesto cittadino della manifestazione Artelibro, è stata curata dalla Biblioteca del Conservatorio, in collaborazione con il Centro Studi di Musica Sacra “Tomo Quarto”, associazione voluta dai Conservatori di Bologna e di Milano per lo studio della musica sacra. Al pubblico di musicisti ed appassionati, attraverso un percorso guidato allestito nella sala di lettura della Biblioteca, sono stati offerti in visione alcuni preziosi documenti bibliografici e archivistici posseduti dal Conservatorio, relativi all’attività musicale di docenti e allievi, tra XIX e XX secolo, nell’ambito della musica sacra.
Non poteva ovviamente mancare uno sguardo preliminare sulla figura di Padre Giambattista Martini (1706-1784), cui l’istituto è dedicato, con una significativa rassegna di manoscritti autografi e non (un Memento a 8 voci del 1747 e un esemplare settecentesco delle sonate per organo o cembalo), e di copie a stampa, tra cui il celebre Esemplare o sia Saggio fondamentale pratico di contrappunto sopra il canto fermo, pubblicato a Bologna, dallo stampatore Lelio dalla Volpe, tra il 1774 e il 1775.
In particolare, l’itinerario della mostra ha previsto l’esposizione di documenti relativi a tre figure emblematiche del Conservatorio e dell’Accademia Filarmonica di Bologna: Stanislao Mattei (1750-1825), primo Maestro di Contrappunto dell’appena istituito Liceo musicale (1804), l’organista e compositore Federico Bertocchi (1824-1892), figura poco nota ma appartenente ad una importante famiglia di musicisti bolognesi, e infine Marco Enrico Bossi (1861-1925), che del Liceo bolognese fu direttore dal 1902 al 1911. La sintesi ha tenuto conto del loro grande interesse per la musica sacra, relativamente alla produzione artistica e all’attività didattica. Di Bossi, oltre ai registri di classe con gli allievi illustri del suo corso di composizione (Ottorino Respighi e Gian Francesco Malipiero tra gli altri), sono stati esposti anche i carteggi riguardanti la costruzione del nuovo organo del Conservatorio, le lettere di partecipazione ai funerali di Anton Dvořák (1904) e l’invito per l’inaugurazione della nuova sede del Conservatorio di Berlino.
Non è mancato un pensiero verdiano, anch’esso attinente alla musica sacra. Il percorso espositivo si è concluso infatti con la presentazione di alcune lettere autografe di Giuseppe Verdi a Maria Waldmann (1864-1920), il mezzosoprano austriaco e prima interprete del Requiem, eseguito a Milano, in San Marco, il 22 maggio 1874, con la direzione di Verdi stesso, per l’anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Le lettere, appartenenti al fondo Waldmann di proprietà del Conservatorio, offrono contenuti di grande interesse riguardanti l’esecuzione del Requiem e contengono molti spunti di riflessione del Maestro e di Giuseppina Strepponi a riguardo.
L’omaggio a Verdi, nell’anno che appunto lo celebra, è stato amplificato in occasione della mostra anche da un saggio musicale degli allievi di Canto, intitolato
Giovani voci per un Grande Vecchio, e dalla presentazione di un importante volume su Verdi e Wagner a Bologna, intitolato
Sonata a tre: 1867-1871. Verdi e Wagner a Bologna, curato dal prof. Piero Mioli.
Il patrimonio bibliografico del Conservatorio è oggi consultabile sull’opac nazionale (www.sbn.it); sono attualmente in fase di catalogazione le principali collezioni storiche, tra cui il Fondo Bertocchi, costituito da circa 4000 unità bibliografiche a stampa e manoscritte un tempo appartenenti alla famiglia Bertocchi di Bologna e il Fondo Puccetti, circa un migliaio di documenti musicali, in prevalenza manoscritti, formanti la biblioteca musicale sette-ottocentesca del nobile Antonio Puccetti da Cingoli (MC): da entrambi i fondi si è attinto per gran parte dei documenti esposti. Altri temi specifici della mostra sono inoltre consultabili sul sito del Centro Studi di Musica Sacra (www.tomoquarto.it).
La mostra è stata seguita da alcune centinaia di persone, un consenso che infonde sicuramente nuovo coraggio per futuri allestimenti, in un’ottica di valorizzazione delle fonti musicali storiche delle grandi biblioteche musicali italiane, obiettivo comune in particolare dei Conservatori per poter documentare e diffondere con sempre maggiore attenzione importanti aspetti della nostra civiltà musicale.
Raffaele Deluca
Per riferimenti:
Raffaele Deluca, Il Conservatorio di Bologna e la Musica Sacra attraverso i suoi musicisti, in "Nuova informazione bibliografica", Bologna, Il Mulino, 4/2013, pp. 885-886